Epilessia: nelle donne raddoppia il rischio di aborto

(Reuters Health) – Nelle donne con epilessia, l’aborto spontaneo è due volte più probabile se la gravidanza non è stata pianificata. A evidenziarlo, attraverso i dati raccolti dall’Epilepsy Birth Control Registry, è stato un team di ricercatori guidato da Andrew Herzog, del Beth Israel Deaconess Medical Center di Wellesley, nel Massachusetts. I risultati dell’analisi sono stati pubblicati da JAMA Neurology.

Lo studio
Quasi due terzi delle gravidanze tra le donne con epilessia sono pianificate, mentre più di un terzo si verificano tra coloro che non usano metodi contraccettivi. Herzog e colleghi hanno analizzato i dati retrospettivi relativi a 1.144 donne con epilessia, per esaminare l’esito della gravidanza, a seconda che questa fosse pianificata o meno. Tra tutte, 804 donne hanno riferito una gravidanza dopo il primo attacco di epilessia. Delle 794 gravidanze tracciate, il 59,6% ha avuto buon esito, con nascite di bambini vivi; nel 17,8% dei casi si è verificato un aborto indotto e nel 22,7% un aborto spontaneo.

Le evidenze
Il rischio di aborto spontaneo è risultato più che raddoppiato nelle gravidanze non pianificate, 35%, rispetto a quelle volute, il 16,4%. I tassi di aborto spontaneo, inoltre, sono stati più alti fra le donne di età inferiore a 18 anni, 51,7%. Tra le donne con più di una gravidanza, infine, il rischio di aborto spontaneo è risultato maggiore quando l’intervallo tra una gravidanza e l’altra era inferiore a un anno, 45,9%, rispetto a quando era maggiore di un anno, 22,8%. La frequenza di aborto spontaneo è stata paragonabile tra le donne che non assumevano farmaci antiepilettici in gravidanza e coloro che seguivano, invece, monoterapie o politerapie per la patologia.

I commenti
“Le scoperte attuali rafforzano la necessità dell’educazione di pazienti e operatori sanitari a una contraccezione sicura ed efficace nelle donne con epilessia”, commenta Herzog. “Le linee guida sull’epilessia suggeriscono che per avere un controllo ottimale delle crisi, le donne con epilessia dovrebbero assumere un dosaggio minimo di antiepilettici e la dose giornaliera raccomandata di acido folico, prima del concepimento”.

Secondo Felix Benninger, del Rabin Medical Center, in Israele, “lo studio di Herzog rappresenta un campanello d’allarme per gli operatori sanitari e la politica sanitaria a concentrarsi di più sulle donne con epilessia e avviare una discussione con loro sulla necessità di pianificare la gravidanza, prima della pubertà, per ridurre il numero di gravidanze non pianificate”.

Fonte: JAMA Neurology
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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